Attività
Siamo sotto il Monte Tancia, sull’asse stradale (percorso, sembra, anche da Carlo Magno per arrivare a Roma per la sua incoronazione nella notte di Natale dell’‘800) che permetteva di arrivare a Roma dal territorio umbro, passando per l’importantissima Abbazia di Farfa.
La zona è caratterizzata da rocce calcaree che, per l’effetto dell’azione erosiva dell’acqua, subiscono tipici effetti carsici, con la creazione di grotte. Tra queste, la più famosa è quella dedicata al culto di San Michele Arcangelo (dopo essere stata, in epoca sabina, dedicata alla Dea Vacuna), raggiungibile a piedi.
Facili da vedere, tra gli animali selvatici, cinghiali, daini, volpi, istrici e porcospini, scoiattoli ‘europei’, civette e allocchi, upupe, falchi e poiane; tra i fiori, ciclamini, primule, crochi, alcune orchidee di montagna, più molte erbe spontanee per uso fitoterapico e culinario. Per le attività si va dal massimo del relax (con lettino e piscina-vascone) al massimo del movimento, facendo base qui per lunghe esplorazioni nel Lazio, l’Umbria, l’Abruzzo, le Marche.
Si possono fare entrambe le cose: un po’ riposarsi, un po’ girare nei dintorni.
Da qui, senza allontanarsi troppo ci si può muovere verso Casperia, Roccantica, Poggio Mirteto, Farfa oppure, dall’altra parte, verso Rieti, Contigliano, Cottanello, i santuari francescani (con la rete dei sentieri del Cammino di San Francesco) della Valle Santa, la Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile, il lago di Piediluco e Labro, la Cascata delle Marmore.