Primo: sapere di chi sono le materie prime

Primo: sapere di chi sono le materie prime

IMG_20170515_093059Gelato ‘naturale’ delattosato e deglutinato, una nuova proposta commerciale artigianale e di qualità, consumabile anche a Rieti. D’accordo, forse, ma possiamo parlare di naturale senza le virgolette? Ci sa di no.
Pensiamo che molti degli scompensi alimentari che creano intolleranze e allergie dipendano dalla scarsa qualità delle materie prime (a volte anche di quelle che professano a parole la loro fede bio).
Allora, per quanto ci è possibile scegliamo un’altra strada: o le cose le facciamo da noi o le prendiamo da persone come noi, che ci credono, ci mettono la faccia, la fatica, i soldi.
Domenico è uno come noi, così ingenuo del valore del marketing che non sa neppure il nome del fornaio romano che gli compra la farina, ci fa un mucchio di prodotti e li vende cari, ingrassando sempre di più il suo portafoglio e la sua stazza. Oltre alla farina, Domenico ci fornisce anche farro, lenticchie e ceci, quest’anno; ad esempio, non la farina di mais perché è tempo di rotazione e di riposo per quella parte di terra destinata alla coltivazione del mais.
Ora, c’è un’altra questione interessante e aperta: scegliere di usare certe materie prime per la loro qualità non garantisce sempre i risultati migliori: ad esempio, la farina di Domenico è eccezionale per i dolci, la pasta sia all’uovo che acqua e farina, ma crea qualche problemino di elasticità con la pizza; viene sempre buonissima ma richiede qualche ritocco nelle proporzioni.
Una nuova fase di ricerca si è aperta, tutta da provare

Ornella
omartini60@gmail.com